Orientamento, domanda – offerta di lavoro

Il programma è finalizzato a promuovere il percorso di sviluppo e implementazione delle nuove funzioni assegnate dalla legge di riforma al sistema camerale in materia di orientamento e sostegno alla transizione dalla scuola e dall’università al lavoro, strutturando l’organizzazione presso le CCIAA di servizi per l’“Orientamento al lavoro e alle professioni”. In particolare il programma mirerà a consolidare: le attività di analisi dei fabbisogni di competenze professionali delle imprese; i percorsi "di qualità" in collaborazione tra scuola e mondo del lavoro per l’acquisizione di competenze trasversali (“soft skills”) e per l’orientamento formativo e lavorativo dei giovani (in linea con quanto previsto all’art.1, comma 784 e seguenti della legge di stabilità 2019); lo sviluppo degli ITS e delle Lauree professionalizzanti; la certificazione delle competenze; il placement. L'obiettivo finale del programma è, in sintesi, fluidificare le dinamiche d’incontro tra domanda e offerta di formazione e lavoro, puntando a ridurre, in prospettiva, l’attuale “mismatching” e a favorire l’occupabilità dei giovani, con particolare riguardo per l’inserimento occupazionale di laureati, diplomati e apprendisti. Pertanto, si punterà a render più stretto il collegamento tra i vari canali formativi e le esigenze delle imprese, tramite il consolidamento e lo sviluppo di strumenti, iniziative e servizi di rete utili a potenziare la funzione che in tale ambito le CCIAA possono svolgere sul territorio. Il programma è articolato in due distinte macro-azioni, tra loro collegate:
A) PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI AZIONI PER IL RACCORDO SCUOLA-LAVORO

B) SVILUPPO DI SERVIZI E STRUMENTI INNOVATIVI PER L’ORIENTAMENTO AL LAVORO E ALLE PROFESSIONI, LE POLITICHE ATTIVE PER LE TRANSIZIONI AL LAVORO E IL SUPPORTO ALLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Le fasi attuative dei due specifici filoni di cui sopra saranno precedute e/o accompagnate da una serie di azioni comuni e trasversali riguardanti la PREPARAZIONE, PIANIFICAZIONE E GOVERNANCE COMPLESSIVA.
Per ciascuno dei due specifici filoni di attività e per quello delle azioni comuni e trasversali all’insieme del programma, si prevedono un set di attività e prodotti o servizi erogati a livello centralizzato dalla struttura Unioncamere e un pacchetto di interventi da realizzare direttamente sul territorio da parte delle Camere aderenti. Le singole Camere, attraverso la loro adesione, dovranno quindi impegnarsi sia sulle attività a
carattere comune e trasversale, sia su tutte le due macro-azioni progettuali. Nell’ambito della seconda di esse (B), tuttavia, gli organismi camerali potranno optare per un’attuazione in forma non integrale, essendo infatti da considerare come facoltative:
• l’attività di cui al punto 2 della relativa descrizione (v. oltre), Eventuale sperimentazione a livello locale di servizi e strumenti per il supporto all’incontro tra domanda e offerta di lavoro, anche perché necessariamente subordinata al requisito dell’iscrizione della Camera all’Albo per l’intermediazione in “regime particolare di autorizzazione” (ex art. 6 d.lgs. 276/03 e ss.) e/o dell’accreditamento (direttamente o tramite la
propria Azienda speciale) ai servizi per il lavoro nelle rispettive Regioni, e pertanto di possibile interesse e praticabilità esclusivamente per le strutture camerali che già ne siano in possesso oppure abbiano avviato le necessarie procedure o quanto meno siano intenzionate a farlo nell’arco temporale di attuazione del programma;
• quella riportata al punto 3, Eventuali interventi specifici a livello territoriale per la sperimentazione e messa a punto di metodi, strumenti, modelli e funzioni per l’individuazione, validazione e certificazione delle competenze.