Nel 2025, l’Italia continua a navigare in un contesto globale complesso, caratterizzato da equilibri precari, sia in termini economici che geopolitici. Nel 2024, l’economia nazionale ha registrato una crescita del Pil dello 0,7% e le attese per il 2025 sono al ribasso (0,6%), a causa dell’ulteriore aumento dell’incertezza associata al quadro internazionale. Il tasso di crescita dell’inflazione, seppur contenuto, mostra segnali di ripresa, stimolato soprattutto dai prezzi dei beni alimentari 1.
Le imprese della Regione Campania, che al 31/12/2024 erano 595.090, di cui 502.285 attive (84,4%), si distinguono per una buona tenuta complessiva, pur mostrando lievi segnali di rallentamento. Gli indici di redditività registrano un calo moderato: il ROI si attesta all’8,7% (dal 9,1%), il ROS al 7,4% (dal 7,7%) e il ROE scende al 13,3% (dal 14,0%). In controtendenza, migliora l’indipendenza finanziaria. Tra i settori più redditizi si distinguono Altri settori, Costruzioni e Turismo, mentre Assicurazioni e Credito e Commercio presentano un equilibrio meno favorevole.
La struttura imprenditoriale resta fortemente polarizzata: le micro imprese rappresentano il 78,6% del totale, ma generano solo il 16,2% della produzione. La dinamica occupazionale del primo trimestre 2025 è nettamente positiva per le imprese strutturate: gli addetti nelle grandi imprese aumentano, seguiti da quelli delle medie e piccole imprese.
La demografia imprenditoriale regionale restituisce un quadro contraddittorio: le iscrizioni di nuove imprese restano stabili (-0,9%) e aumentano leggermente le aperture di unità locali (+2,9%), ma crescono anche le chiusure (+4,8%), le cancellazioni (+24,4%) e soprattutto le procedure concorsuali e fallimentari (+80,2%), segnalando una crescente fragilità in una parte del tessuto produttivo. A livello settoriale, si registra un aumento delle iscrizioni negli Altri settori e in Assicurazioni e Credito, ma un calo in Agricoltura e Trasporti.
Dal punto di vista anagrafico, la Campania si distingue per una notevole vivacità imprenditoriale, in particolare nella componente giovanile che registra 2.348 nuove iscrizioni. Seguono le imprese femminili (2.203) e infine le giovanili (998). Le imprese individuali rappresentano il principale canale di accesso per tutti i profili, in particolare per la componente straniera (+13%). Le società di capitali, invece, attirano quote crescenti di imprenditoria femminile e giovanile. Dal punto di vista settoriale, le imprese femminili si concentrano in Commercio e Servizi alle imprese, le giovanili si distribuiscono tra Commercio (in calo) e Servizi (in crescita), mentre le straniere si concentrano in Costruzioni e Commercio.
DOWNLOAD: Andamento congiunturale delle imprese Campania allegati
Per approfondimenti: Cruscotto economico regionale